Acta

10,00 

Un’opera teatrale in vernacolo fiorentino che racconta, con grande ironia e precisa capacità descrittiva, le vicende che girano attorno a una famiglia contadina toscana. Amori, lavoro e voglia di evadere e di cambiare aria. Migrazione e civilizzazione fanno da sfondo a un brano che vi divertirà a ogni scena.

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Descrizione

L’ha’ ma’ visto ni’ campo? A governar le bestie? A adoprar la vanga e l’ubbidiente? Unn’ha ma’ bevuto un bicchier di vino!
“A legger troppo, a fantasticare, si diventa strani però”.
Alle rigide regole dettate dal Capoccia e dalla Massaia si sfuggiva con enorme difficoltà, pagando addirittura con una dolorosa emarginazione, come succede a Franco in “Memoriale”.
In “Migranti” il mondo dei campi, delle stalle, di tutta la ritualità contadina e dei Capoccia “padri padroni”si sfalda fino al crollo definitivo e inizia l’emigrazione, più o meno dolorosa.
Finisce l’intreccio secolare fra l’uomo e la sua terra; altri intrecci umani e terrestri si formeranno, ma i “migranti” non lo sapevano.

Informazioni aggiuntive

Peso 100 kg
Dimensioni 20 × 13 × 0,5 cm

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